RoccaFest 2025: un’edizione memorabile all’insegna della formazione e della scoperta nel festival delle arti sceniche


Grazie a Valeria Freiberg e Compagnia Teatro A,
un festival che ha saputo valorizzare il teatro
come un territorio di ascolto, trasformazione e libertà
Il sipario è calato sull’edizione 2025 di RoccaFest, e l’eco degli applausi risuona ancora tra le antiche mura del Complesso museale del Castello di Rocca Pia e delle Scuderie Estensi a Tivoli. Dal 16 al 18 giugno, questi luoghi intrisi di storia si sono trasformati in un vibrante crocevia di creatività giovanile, passione teatrale e incontri indimenticabili.
È stata una tre giorni di pura energia, un turbine di emozioni che ha dimostrato ancora una volta come il teatro sia un linguaggio vivo, capace di unire percorsi, persone e visioni. Fin dal primo giorno, l’atmosfera era carica di aspettativa, palpabile nell’aria mentre giovani artisti calcavano i palcoscenici con la forza della loro espressione. Abbiamo assistito a performance che andavano dalla delicatezza di un “teatro in costruzione”, come l’incantevole “Cipo’Show”, all’intensità fisica e poetica de “Il Tempo”, che ha trasformato la riflessione pirandelliana in gesto scenico. E poi, la scoperta di storie che ci hanno fatto riflettere, come “La vera storia di Daniel Defoe”, un esempio virtuoso di come il teatro scolastico possa diventare un potente strumento di esplorazione delle paure e dei sogni adolescenziali.
Ma RoccaFest non è stato solo un susseguirsi di spettacoli; è stato un vero e proprio laboratorio aperto , un luogo di scambio e dialogo, dove la figura del formatore teatrale è emersa non solo come docente, ma come mediatore di esperienze e guida.
Quest’anno, l’Associazione Ariadne – Compagnia Teatro A, sotto la direzione artistica di Valeria Freiberg, aveva presentato una novità straordinaria: un programma formativo completo e gratuito, pensato per giovani talenti e appassionati, che si inserisce nel più ampio progetto formativo della Compagnia Teatro A, “Ensemble Teatro“.
Quello proposto era un workshop intensivo unico, ispirato alla riscoperta del teatro di Arnaldo Ninchi, in occasione del 90° anniversario della nascita del grande attore scomparso nel 2013.
Attraverso la lettura e l’analisi de “Il Gabbiano” di Anton Čechov, il laboratorio era concentrato su alcune scene del testo e sulle “Annotazioni delle prove” di Konstantin Stanislavskij. L’obiettivo era di offrire un’immersione profonda nel lavoro d’ensemble, nel ritmo scenico e nella costruzione emotiva dei personaggi.
La cerimonia di premiazione aveva visto riconoscimenti sia dalla Giuria Artistica che dalla Giuria Popolare, celebrando i talenti e i percorsi intrapresi durante il festival.
Premi della Giuria Artistica:
Miglior Gruppo Teatrale: “Il silenzio di Troia” del Gruppo ‘Giovani del Teatro delle Idee’ della Scuola d’Arte Drammatica Ariadne (Teatro dei Castelli Romani- Albano L.).
Miglior Sceneggiatura: “L’amore è Čechov” – Teatro delle Onde.
Miglior Performance: “La vera Storia di D. Defoe” del gruppo teatrale dell’I.T.T. “Livia Bottardi”- Roma. Lo spettacolo è nato nell’ambito dell’Avviso Pubblico “La Scuola per il Futuro” – Linea di Intervento G01100, promosso dalla Regione Lazio e finanziato con risorse del Programma FSE+ 2021–2027.
Premio Arnaldo Ninchi Giovani in Scena: “Senza Rete”, spettacolo multidisciplinare del Gruppo teatrale dell’I.P.S.S.A. ‘U. Tognazzi’ – “Cantieri creativi”, con Registi e autori Luigi Pisani-Giulia Galiani e insegnante referente Francesca Di Ruscio.
Miglior Attrice: Beatrice Cervoni, attrice della performance teatrale “Romanzi e Deliri” a cura del gruppo “Giovedì” della Scuola d’arte drammatica Ariadne (Teatro dei Castelli Romani- Albano L.).
Miglior Attore: Marcos Arcurias, attore dello spettacolo-riflessione multidisciplinare “Il buio oltre il sipario” a cura del gruppo teatrale del Liceo Classico Statale “Ugo Foscolo”- Albano L.
Premi della Giuria Popolare:
Miglior Gruppo Teatrale: “Elena 2.0”, spettacolo multidisciplinare a cura del gruppo teatrale del Liceo Ginnasio Statale “Augusto” – Roma.
Miglior Sceneggiatura: “Il silenzio di Troia” – il Gruppo ‘Giovani del Teatro delle Idee’ della Scuola d’Arte Drammatica Ariadne (Teatro dei Castelli Romani- Albano L.).
Miglior Performance: “L’amore è Čechov” del Teatro delle Onde.
Miglior Attrice:
Anastasia Del Sette, attrice dello spettacolo multidisciplinare “Elena 2.0” a cura del gruppo teatrale del Liceo Ginnasio Statale “Augusto” – Roma.
Miglior Attore:
Daniele Fiorillo, attore dello spettacolo “L’amore è Čechov” – a cura del Teatro delle Onde- Roma.
Cristian Giannini, attore dello spettacolo “Il silenzio di Troia” a cura del Gruppo ‘Giovani del Teatro delle Idee’ della Scuola d’Arte Drammatica Ariadne (Teatro dei Castelli Romani- Albano L.).
Menzione speciale Innovazione Artistica (voto popolare): “Sulla Strada”, Installazione video a cura del Liceo “J.Joyce” di Ariccia.
Menzione speciale Miglior Percorso di Crescita (voto popolare): “Tratto da una storia Vera”, Il gruppo teatrale “Young Adult” della Scuola d’arte drammatica Ariadne (Teatro dei Castelli Romani- Albano L.).
Menzione speciale Teatro nella Comunità (voto popolare): “Elena 2.0”, spettacolo multidisciplinare a cura del gruppo teatrale del Liceo Ginnasio Statale “Augusto” – Roma.
L’entusiasmo era contagioso, e lo si percepiva chiaramente dalle parole della direttrice artistica Valeria Freiberg: “Quest’anno è andato molto bene! RoccaFest è stata una tre giorni entusiasmante, ricca di fervore artistico e di passione per il teatro. Un teatro vivo, che è percorso di vita. Abbiamo avuto più partecipanti e la loro partecipazione per ciò che riguarda la visione degli spettacoli in generale è stata più attiva che mai. C’erano dei ragazzi che erano venuti a stare tutti e tre i giorni a Tivoli per partecipare a tutte le attività. Sono contenta!”.
Queste parole catturano perfettamente lo spirito di un festival che ha saputo valorizzare i percorsi, creando nuovi legami e confermando il teatro come un territorio di ascolto, trasformazione e libertà.
Grazie al patrocinio del Comune di Tivoli, RoccaFest 2025 ha segnato un altro traguardo significativo, dimostrando che sostenere il teatro significa sostenere le persone che lo “abitano”. E a Tivoli, in questi giorni di giugno, le persone, i giovani talenti e il loro pubblico hanno dato vita a qualcosa di veramente speciale.
L’appuntamento è già fissato per la prossima edizione, con la certezza che il RoccaFest continuerà a essere una fucina di talenti e un faro per il teatro che unisce.















